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L'U18 si qualifica al Campionato Nazionale à‰lite

Di Emidio Carnicelli

Oggi parliamo di emozioni. Quelle forti, quelle che in una stagione si provano o nelle finali di campionato o, appunto, negli spareggi di barrage.

Dopo essere volati a Catania la settimana scorsa, tornando vincitori, questa domenica ci siamo ritrovati a Reggio Emilia per l'ultima delle sfide ad eliminazione diretta per l'accesso al girone Élite.

Nessun pronostico, si sa, qui masticano rugby, questa è una u18 di una società in Eccellenza, qui ci sono tradizioni, competenze...e fisici che, come al solito, sovrastano nella media i nostri. Che tipo di pronostico fare quindi? Una trasferta ottimamente organizzata, nei tempi e negli spazi. Tutto preparato per mettere i ragazzi nelle condizioni di trovare in se stessi quella concentrazione e quella determinazione...che solo chi deve scendere in campo può e deve trovare. È la giornata perfetta: 19 gradi ed una leggera brezza. Sotto lo sguardo attento dei tecnici presenti, Sebastian Caffaratti e Lorenzo Alessi (i ragazzi oggi senza il prezioso supporto di coach Giovanni Gasperini) e dopo l'attivazione perfetta della nostra preziosa preparatrice fisica Valentina Rossetti, i ragazzi, tutti, entrano in campo consapevoli dell'importanza del match, di quanto, mai come fino ad ora, sia una match da "dentro o fuori".


Avanti di 10 punti, dopo 20 minuti dall'inizio del match, riceviamo un rosso per un placcaggio pericoloso. Subiamo il recupero da parte del Valorugby, brava a sfruttare la superiorità ed il momento difficile della Primavera. Terminiamo il primo tempo in svantaggio 13 a 14. Il secondo tempo è la perfezione della gestione delle occasioni e delle scelte da parte dei nostri ragazzi. Calci piazzati al momento giusto, piede sull'acceleratore e scelte più rischiose nei momenti determinanti. Un crescere di consapevolezza e maturità da ragazzi di 16, 17 anni o poco più. Una maturità che viene da dentro. Una lezione che questa volta riceviamo noi "grandi". Una voglia di andare oltre le difficoltà, in una partita che poteva rivelarsi una disfatta. Una voglia di raggiungere e superare la migliore prestazione avuta fino a quel momento. Il seguito è cronaca da tabellino per chi scrive, emozioni e incredulità per chi era presente. Gioia pura, per i ragazzi che hanno sentito il fischio finale sul risultato di 14 a 32 in loro favore. Il girone di Élite lo abbiamo conquistato con tutta la determinazione necessaria e, aldilà del primo importante traguardo stagionale raggiunto, la Primavera sa di aver lavorato bene, sa di avere un vivaio di ragazzi e bambini che giocano per divertirsi e che al momento giusto, sanno prendersi le responsabilità per raggiungere la meta, un centimetro alla volta, un calcio alla volta, una meta dopo l'altra.

Questi ragazzi sono cresciuti. Li abbiamo aiutati, sostenuti, ascoltati. Sono figli nostri e saremo al loro fianco sempre. Forza ragazzi, forza Primavera.

 

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