U9: Festa del Rugby a Tivoli | Primavera Rugby Roma
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U9: Festa del Rugby a Tivoli

La Festa del Rugby di TIvoli raccontata da 5 diversi punti di vista.

Commento a cura di Francesco Di Maria

Bambini divertiti e divertenti che si sono ritrovati. Diversi e uguali ma tutti uniti, un gruppo, un piacere osservarli, conoscerli e starci insieme da genitore fortunato.
La gioia della meta, la forza del gruppo, nessuno si è lamentato, tutti hanno dato . Le partite si susseguono, la musica non cambia e.. neanche il risultato! Forza Primavera!


Commento a cura di Walter Martini

In quel di Villa Adriana, maestosa residenza imperiale, sedici piccoli (grandi) gladiatori, nella polverosa arena, impongono ai loro nobili avversari, un cappotto che nemmeno Loden poteva immaginare. Fieri ed orgogliosi dei nostri piccoli (grandi) lottatori, emersi vittoriosi dalle nuvole di polvere con in mano la meta della vittoria.

  

Commento a cura di Marco Rinaldi

Tivoli antica cittadina vicino Roma, quella che nell'Eneide Virgilio menzionava come Tibur Superbum (cit.), famosa in tutto il mondo per le sue acque (che scorrono nelle fontane, nelle terme e nelle cascate) ed i suoi marmi, ha accolto domenica scorsa il nostro nutrito gruppo di giovani scalmanati rugbisti della U.S. Primavera Rugby.

Come è andata? Le azioni di attacco ricordavano l’impeto dell’acqua durante una piena, nessun ostacolo è in grado di opporsi e così i ragazzi della Primavera hanno giocato avanzando inesorabilmente e divertendosi… Mentre in difesa hanno alzato dei veri e propri muri di marmo, da lì non si passava!
Hanno onorato al meglio i loro colori, la cittadina che li ha ospitati ed i numerosi genitori, parenti ed amici presenti al raggruppamento

 

Commento a cura di Max Tricarico

Avete presente “Taz”, il diavoletto della Tasmania protagonista dei cartoni della WB che si presenta preannunciato da un vortice di polvere. Ecco, sostituite l’animaletto con 14 ragazzini vogliosi di afferrare una palla ovale e avrete, più o meno, l’idea di come sia andata a Tivoli. Una giornata splendida per meteo e accoglienza che i nostri ragazzi hanno riempito di divertimento, sudore e impegno. Alla fine, quando la polvere si è posata sul campo di gioco, è rimasta solo la gioia sui volti dei ragazzi. E le scottature solari su quelli dei genitori.

 

Commento a cura di Valentina Angelucci

La “prima volta” di un papà accompagnatore

Tivoli. Ore 8.50 del mattino.
Si respira già dal mattino presto che sarà una giornata calda.
I ragazzi arrivano, piano piano, chi in gruppo chi da solo. Le famiglie al seguito chi con passeggino, fratelloni, fratellini, cugini, nonne...tutti pronti al grande evento.
Questa e' anche la sua prima esperienza da accompagnatore. Ma con le dritte di Max starà al sicuro. Si sente euforico e allo stesso tempo intimorito...sente la responsabilità di tenere la squadra, l’umore, essere sostegno e confine. Nella testa ancora le parole di un collega di lavoro, ex rugbista "Ettore continua a far giocare tuo figlio a Rugby, è l'unico sport che ti insegna ad avere un ruolo nella vita".

E poi ci sono loro: i nostri ragazzi capaci di grandi cose, nella semplicità che li contraddistingue.
Ecco che tutti insieme si buttano sotto l'acqua di un irrigatore che veloce veloce bagna il campo...anzi no, la terra. Già, qua non siamo al Bottacin, non c'è il manto d'erba perfetto. Ma l'aria e lo spirito sono gli stessi.

Inizia l'elenco dei nomi ... due squadre. Due gironi. I ragazzi si guardano perplessi, vorrebbero stare tutti insieme. Ma poi ecco gli allenatori, Simone e Paolo, che iniziano a incitare, a fare schemi, a dare indicazioni...e lui che segue ogni passo.

Dai! Oggi in fin dei conti e' “solo” un raggruppamento.

Il gioco inizia. Le due squadre come frecce tricolori iniziano a volare …all’unisono. E alla fine realizzano due percorsi netti.

Grazie ragazzi dell'U9 per le emozioni che ci regalate. E grazie “papà” per la tua prima volta.

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